Il “mercatino di Natale” è la parte “profana”, si può dire ludica del Natale che coinvolge grandi e piccini.
In questo periodo le città e i paesi di tutto il mondo si animano dando vita a una colossale festa.
Gli Auguri si rinnovano, le strette di mano si fanno più frequenti, le persone si recano a visitare i parenti più lontani, le telefonate si infittiscono, i regali si moltiplicano.
La festa del Natale è anche questo, l’odore del caramello, il festoso intrecciarsi delle persone fra i banchetti del mercatino che plasmano nei più piccini quel segno di gioia che rimarrà scolpito nel loro cuore per tutta la vita.
Così ogni anno si rinnova il mistero del Natale, quell’evento che ha cambiato per sempre il volto del mondo.
Agli uomini si ripropone la scelta: “vagabondi” senza meta o “pellegrini” nel tempo che si spalanca all’eternità.
Anche il vagare tra i banchetti del mercatino può essere questo andare distratto o un andare con il cuore “attento e grato”.
Sempre intatta la nostra libertà, perché quanto è nostro per condizione divenga nostro per amore.