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Un piccolo borgo di montagna, affollato da numerose immagini murali di angeli lungo le viuzze, a riscaldare i cuori degli abitanti. Presenze amiche, quelle di queste creature spirituali, incessantemente in contemplazione di Dio e, per l’ardente carità che vi attingono, vicine agli uomini.
Così vicine da essere discreti, solleciti messaggeri, balsamo nel dolore, incenso levato al cielo nell’offrire a Dio le opere buone che Egli pone nelle nostre mani.
E così, quasi ci pare di vederli accompagnare i paesani, indaffarati in queste giornate natalizie.
In primo piano, sulla sinistra, un presepe itinerante, opera della fede e delle mani di un suonatore di cornamusa. A destra una donna che offre con amicizia il suo obolo.
Più oltre una ragazza sta comprando le caldarroste da un venditore stagionale, presenza conosciuta e cara in paese.
Attraverso le arcate del borgo, alcune persone, fra cui un sacerdote, sfidano i rigori della fredda serata invernale, per raggiungere il museo, dove, come ogni anno, visiteranno la rassegna dei presepi.
E ovunque, paternamente presenti per le vie del borgo, ancora gli angeli, cui l’animo semplice e solido di questa gente avvezza alla fatica quotidiana, ha affidato la propria vita.
Così sia di noi, percossi ma non vinti, stanchi ma non spenti, perennemente sostenuti e abbracciati, perché “ non inciampi nella pietra il nostro piede”.
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Struttura in legno cm 80×64×61
Figure in cartapesta con anima in fil di ferro ricoperti di DAS
Illuminazione con 3 lampade a 220V
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