I miei Strumenti Musicali in Miniatura

Anche quella degli strumenti musicali in miniatura è passione che viene da lontano, dagli anni della mia infanzia e formazione. Nessuno in famiglia ha mai suonato uno strumento tranne mio fratello Giorgio che dopo aver strimpellato con me la fisarmonica è passato all’organo. Però era per noi consuetudine parlare di musica e soprattutto ascoltarla.

All'età di tredici anni ho preso coscienza del fatto che mai avrei potuto vivere senza partecipare al mondo della musica, anche se solo come semplice fruitore, perché la sentivo e la sento necessaria quanto l'aria che respiro.

Un'immagine che conferma la mia passione musicale è quella che traggo dai miei ricordi  dell'immediato dopo guerra, cioè quando in San Petronio in uno stanzino situato esattamente sotto all'organo Lorenzo da Prato, giravo la grande ruota del mantice, mentre mio fratello alla tastiera mi segnalava tramite una campanella l'inizio dell'esecuzione.

Fu l'epoca nella quale mio fratello Giorgio, abbandonando il mondo delle canzonette, si dedicò a perlustrare i famosi "Fiori Musicali di Frescobaldi". Tanto mi piacquero e tanto mi conquistarono che da allora non mi è stato più possibile vivere senza musica, anche se il germe della passione mi era già stato inoculato "per via genetica".

Ricordo il nonno Amedeo, sagrestano in San Petronio a Bologna, che si infervorava parlando del suo Verdi; dello zio Peppino e di Pietro, cugino del babbo, accesi Wagneriani e dello stesso babbo Enrico, Beethoveniano ante litteram.

Ricordo le opere liriche vissute al Comunale di Bologna e gli innumerevoli concerti e musiche da camera sempre al Comunale o alla sala Bossi.

Ricordo il grande Backhaus che in un'occasione, indignato per il comportamento ciarliero di due signore, durante una sonata di Beethoven, le apostrofò con la mimica toccandosi la testa e poi i piedi.

Ricordo quando Mario Medici sulle colonne del "Resto del Carlino" affermava che le note di Michelangeli si confondevano con il silenzio.

Nella mia vita ho ascoltato tantissimi concerti, fra i quali quelli alla radio, i famosi "Concerti Martini & Rossi", e le esecuzioni più prestigiose di innumerevoli artisti sugli organi di diverse regioni dell’alta Italia. Con tale passione mi è stato naturale dedicarmi alla costruzione di questi strumentini che vogliono essere un modesto ma sincero omaggio ai veri artisti del pentagramma.

Ora sono i miei soprammobili sparsi in ogni angolo della casa.

NB.
Gli strumenti non rispettano fedelmente le proporzioni degli originali, in quanto le dimensioni sono ricavate da fotografie. Tutti sono costruiti in legno.